Minteo
Art direction
Brand Identity
Brand book
Sono stato contattato da Minteo con una richiesta chiara: creare un sistema visivo flessibile che rendesse l'azienda memorabile e riconoscibile sia nelle comunicazioni digitali che nella stampa. L'identità visiva doveva aiutare Minteo a posizionarsi come un marchio di intrattenimento e cultura, piuttosto che come una startup tecnologica, e distinguersi dagli stili abusati nello spazio crypto/web3.
Il marchio esistente doveva rimanere inalterato, ma era necessario progettare tutti i tasselli del sistema.
Un sistema visivo flessibile è un linguaggio visivo che può essere utilizzato in contesti diversi, per pubblici differenti e su vari media, senza perdere la sua identità riconoscibile. Ho iniziato dall’unico vincolo visivo dato: il marchio, costituito da una «M».
Ho considerato questo segno grafico come una molecola formata da due atomi: connector e frame. A ciascuno ho assegnato delle proprietà: il primo, più elastico e «deformabile», da usare per la comunicazione corporate; il secondo per presentare le opere degli artisti. Combinando più atomi insieme, si sono scoperte infinite possibilità. La selezione e codifica delle più funzionali è stata la parte più importante del progetto.
Successivamente, abbiamo aggiunto una palette di colori dallo spirito latinoamericano e una tipografia in armonia con le forme del sistema.
Come richiesto, il sistema doveva adattarsi a qualsiasi supporto. La sfida è stata vinta grazie allo sviluppo di un modello intuitivo ed efficace. Alla base ci sono poche regole formali, ma la più importante è che il sistema è «content driven», cioè il contenuto e il messaggio dettano gli spazi all’interno del supporto. Questo approccio ha due vantaggi: aiuta il designer a velocizzare la fase esecutiva e evita l’effetto «decorazione», dando valore a un sistema dove ogni elemento acquisisce significato.
Come consegnare un sistema visivo flessibile perché non rimanga un pdf da sfogliare?
In questa occasione abbiamo usato il software Figma per creare un documento stratificato che risponda a più bisogni.
Condividendo un unico file di lavoro, il cliente può consultare la guida, accedere sia agli elementi base che ai template del sistema visivo, infine produrre artefatti in modo veloce e intuitivo, sempre nello stesso ambiente di lavoro.
Minteo
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Sono stato contattato da Minteo con una richiesta chiara: creare un sistema visivo flessibile che rendesse l'azienda memorabile e riconoscibile sia nelle comunicazioni digitali che nella stampa. L'identità visiva doveva aiutare Minteo a posizionarsi come un marchio di intrattenimento e cultura, piuttosto che come una startup tecnologica, e distinguersi dagli stili abusati nello spazio crypto/web3.
Il marchio esistente doveva rimanere inalterato, ma era necessario progettare tutti i tasselli del sistema.
Un sistema visivo flessibile è un linguaggio visivo che può essere utilizzato in contesti diversi, per pubblici differenti e su vari media, senza perdere la sua identità riconoscibile. Ho iniziato dall’unico vincolo visivo dato: il marchio, costituito da una «M».
Ho considerato questo segno grafico come una molecola formata da due atomi: connector e frame. A ciascuno ho assegnato delle proprietà: il primo, più elastico e «deformabile», da usare per la comunicazione corporate; il secondo per presentare le opere degli artisti. Combinando più atomi insieme, si sono scoperte infinite possibilità. La selezione e codifica delle più funzionali è stata la parte più importante del progetto.
Successivamente, abbiamo aggiunto una palette di colori dallo spirito latinoamericano e una tipografia in armonia con le forme del sistema.
Come richiesto, il sistema doveva adattarsi a qualsiasi supporto. La sfida è stata vinta grazie allo sviluppo di un modello intuitivo ed efficace. Alla base ci sono poche regole formali, ma la più importante è che il sistema è «content driven», cioè il contenuto e il messaggio dettano gli spazi all’interno del supporto. Questo approccio ha due vantaggi: aiuta il designer a velocizzare la fase esecutiva e evita l’effetto «decorazione», dando valore a un sistema dove ogni elemento acquisisce significato.
Come consegnare un sistema visivo flessibile perché non rimanga un pdf da sfogliare?
In questa occasione abbiamo usato il software Figma per creare un documento stratificato che risponda a più bisogni.
Condividendo un unico file di lavoro, il cliente può consultare la guida, accedere sia agli elementi base che ai template del sistema visivo, infine produrre artefatti in modo veloce e intuitivo, sempre nello stesso ambiente di lavoro.
Matteo Bertin ©2024
Piove di Sacco (Pd)
p.iva 05031060287
privacy policy
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