Image Based Types è un progetto personale che ho sviluppato in 100 giorni, dal febbraio al giugno 2021. Si tratta di una collezione di caratteri tipografici creati a partire da immagini, un’iniziativa che unisce creatività e ricerca.
Progetto personale
Art direction
Type design
Motion design
Progettazione grafica
Nel 2021, ho voluto affrontare una sfida personale: come avviare un progetto che alimentasse la mia curiosità e la mia voglia di esplorare? Dopo aver valutato diverse opzioni, ho deciso di concentrarmi sulla creazione di caratteri tipografici ispirati a immagini. Questa scelta si è rivelata ideale per diversi motivi:
Ritengo che i processi creativi più affascinanti nascano dallo spostamento di elementi tra sistemi se-mantici diversi, generando nuovi significati. Questo slittamento arricchisce l’ecosistema esistente, introducendo nuovi agenti e contaminazioni.
Per Image Based Types, ho utilizzato immagini del mio quotidiano—mappe, fotografie, illustrazioni e disegni—come punto di partenza per la creazione di famiglie di caratteri tipografici. Ho semplificato queste immagini, creando una griglia per ognuna, sulla quale ho progettato sistemi di glifi esteticamente coerenti.
Dopo questo «salto semantico», il DNA dell’immagine originaria continua a risuonare in ogni lettera e in ogni parola composta. Anche se il processo potrebbe sembrare oggettivo, con una corrispondenza univoca tra immagine e alfabeto, la soggettività del designer gioca un ruolo cruciale: è lui a decidere quali elementi dell’immagine trasformare in griglia e a definire i glifi che comporranno il nuovo alfabeto.
Per verificare l’efficacia di ciascun carattere, ho condotto una serie di test su supporti digitali e cartacei, affinando dettagli e sperimentando le applicazioni in contesti diversi. Questo processo pratico è stato fondamentale per garantire la versatilità e la funzionalità di ogni font creato.
Al termine del progetto, mi sono ritrovato con un ampio bagaglio di materiale grafico. Ho proposto al-la casa editrice 100for10 di pubblicare il lavoro all’interno della loro collana dedicata a progetti di ricerca. Dopo aver ricevuto la conferma, ho adattato tutto il materiale al nuovo formato, sviluppando anche nuove applicazioni.
L’impaginazione del libro segue un percorso che parte da immagini realistiche di grande scala, come una mappa, per arrivare a rappresentazioni più astratte e semplici, come un disegno di Kandinsky. Questo passaggio graduale sottolinea l’evoluzione visiva e concettuale del progetto.
Progetto personale
Art direction
Type design
Motion design
Progettazione grafica
Image Based Types è un progetto personale che ho sviluppato in 100 giorni, dal febbraio al giugno 2021. Si tratta di una collezione di caratteri tipografici creati a partire da immagini, un’iniziativa che unisce creatività e ricerca.
Nel 2021, ho voluto affrontare una sfida personale: come avviare un progetto che alimentasse la mia curiosità e la mia voglia di esplorare? Dopo aver valutato diverse opzioni, ho deciso di concentrarmi sulla creazione di caratteri tipografici ispirati a immagini. Questa scelta si è rivelata ideale per diversi motivi:
Ritengo che i processi creativi più affascinanti nascano dallo spostamento di elementi tra sistemi se-mantici diversi, generando nuovi significati. Questo slittamento arricchisce l’ecosistema esistente, introducendo nuovi agenti e contaminazioni.
Per Image Based Types, ho utilizzato immagini del mio quotidiano—mappe, fotografie, illustrazioni e disegni—come punto di partenza per la creazione di famiglie di caratteri tipografici. Ho semplificato queste immagini, creando una griglia per ognuna, sulla quale ho progettato sistemi di glifi esteticamente coerenti.
Dopo questo «salto semantico», il DNA dell’immagine originaria continua a risuonare in ogni lettera e in ogni parola composta. Anche se il processo potrebbe sembrare oggettivo, con una corrispondenza univoca tra immagine e alfabeto, la soggettività del designer gioca un ruolo cruciale: è lui a decidere quali elementi dell’immagine trasformare in griglia e a definire i glifi che comporranno il nuovo alfabeto.
Per verificare l’efficacia di ciascun carattere, ho condotto una serie di test su supporti digitali e cartacei, affinando dettagli e sperimentando le applicazioni in contesti diversi. Questo processo pratico è stato fondamentale per garantire la versatilità e la funzionalità di ogni font creato.
Al termine del progetto, mi sono ritrovato con un ampio bagaglio di materiale grafico. Ho proposto al-la casa editrice 100for10 di pubblicare il lavoro all’interno della loro collana dedicata a progetti di ricerca. Dopo aver ricevuto la conferma, ho adattato tutto il materiale al nuovo formato, sviluppando anche nuove applicazioni.
L’impaginazione del libro segue un percorso che parte da immagini realistiche di grande scala, come una mappa, per arrivare a rappresentazioni più astratte e semplici, come un disegno di Kandinsky. Questo passaggio graduale sottolinea l’evoluzione visiva e concettuale del progetto.
Matteo Bertin ©2024
Piove di Sacco (Pd)
p.iva 05031060287
privacy policy
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